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Voi siete qui: Teatro & Cinema » Misura per misura da Shakespeare al Teatro Libero: un bordello

12 Gennaio 2016

Misura per misura da Shakespeare al Teatro Libero: un bordello

Misura per misura è in cartellone al Teatro Libero di Milano fino al 15 gennaio. È una libera rielaborazione dell’omonima commedia di Shakespeare da parte di Alessandro Veronese che ne cura drammaturgia e regia. Sul palco insieme a lui ci sono Eliana Bertazzoni, Luisa Bigiarini, Francesca Gaiazzi, Michela Giudici, Alice Pavan, Alessandro Prioletti e Federico Sala, mentre le scene sono di Francesca Minelli. Fin qui tutto normale.

Misura per misura al Teatro Libero di MilanoAppena messo piede sulla scala antincendio che dal cortile interno porta alla sala del teatro, invece, iniziano le sorprese. Gli spettatori vengono fatti entrare a piccoli gruppi e condotti successivamente in quattro punti del teatro a far la conoscenza con delle… prostitute!

Sia detto per chiarezza: l’incontro è naturalmente con attrici che recitano la parte di meretrici. Anche se, aggiungiamo, il dubbio sul ruolo viene a una delle stesse attrici che a un certo punto della rappresentazione interpreta un’attrice che interpreta una prostituta… Confusi? Pensate agli spettatori!

Fatto sta che il mio giro del “bordello” si è concluso con una tappa in camerino, ammaliato dalle parole (e dalle calze nere) di Luisa Bigiarini che, novella sirena, m’invitava a restare…

Il teatro nel teatro è vecchio come il teatro stesso (lo ritroviamo già nelle Rane di Aristofane, tanto per citare un esempio classico), tuttavia sortisce sempre il suo effetto, almeno se calibrato con misura (per misura, verrebbe da aggiungere).

In questo caso le interruzioni della finzione scenica sono tali e tante da mettere in difficoltà lo spettatore. Veronese esordisce avvisando il pubblico che la compagnia ha avuto più di un problema nelle ultime settimane e che lo spettacolo è pronto solo per tre quarti, chiedendo venia e supporto al pubblico. Ma quasi subito viene il dubbio che si tratti di una trovata e il dubbio non verrà sciolto nemmeno alla fine.

Michela Giudici in una scena dello spettacolo Misura per misuraLa rappresentazione procede a scatti, un po’ per esigenze sceniche, un po’ per imperfetto (in questa fase, almeno) rodaggio della macchina. Alcune parti risultano più convincenti di altre, per esempio la scenetta dei tre ubriachi e il serrato scambio di battute tra Isabella (la brava Michela Giudici) e il vicario del duca, Angelo.

La casta preghiera della clarissa diventa provocante moina, mentre la tirata sulla realpolitik dell’uomo di potere ha toni dostoevkijani sulla necessità del male. Del resto, dice lui “il mio falso stravince sul tuo vero!”. Toccante la parentesi extratestuale della lettera di Ilaria Cucchi ai giudici del processo agli imputati accusati della morte di suo fratello.

La contrapposizione tra rigore della legge e clemenza è solo uno dei giochi di opposti messi in evidenza da questo Misura per misura, così come quella tra “vita malata” ed “eterno onore”, tra ribellione e accettazione acquiescente della realtà, tra fedeltà e tradimento.

Le interruzioni della finzione scenica diventano esse stesse finzione scenica e il ritmo si fa più sciolto col procedere della rappresentazione, anche se alcuni elementi esterni – come il fastidioso rumore di qualche poltroncina nelle file più indietro e l’uscita dalla sala di qualche spettatore per esigenze fisiologiche e l’irrinunciabile sigaretta – hanno messo a dura prova la concentrazione del vostro modesto recensore.

Paradossalmente questa condizione riproduce il vero teatro dell’epoca scespiriana, quando gli spettatori entravano ed uscivano, si distraevano e schiamazzavano, obbligando autori e attori a richiamarne spesso l’attenzione.

Su tutte si segnalano le prove di Alice Pavan nei panni dello sbruffone (e dunque pavido) Lucio e di Alessandro Prioletti in quelli, appunto, del viscido vicario.
Saul Stucchi

MISURA PER MISURA – Il bordello del potere

  • drammaturgia e regia Alessandro Veronese
  • con Eliana Bertazzoni, Luisa Bigiarini, Francesca Gaiazzi, Michela Giudici, Alice Pavan, Alessandro Prioletti, Federico Sala, Alessandro Veronese
  • scene Francesca Minelli

Orari: da lunedì a sabato ore 21.00; domenica 16.00
Biglietti: intero 21 €; ridotto 15 €

Teatro Libero
Via Savona 10

Informazioni e prenotazioni: tel. 02.8323126
www.teatrolibero.it

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