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Voi siete qui: Arte » La mostra di Rogier van der Weyden vale un viaggio a Madrid

23 Aprile 2015

La mostra di Rogier van der Weyden vale un viaggio a Madrid

Il primo paragrafo del saggio di Lorne Campbell che apre il catalogo editato per la mostra di Rogier van der Weyden in corso al Museo Nacional del Prado di Madrid (fino al prossimo 28 giugno) sintetizza perfettamente il valore e l’eccezionalità della mostra. Per questo lo riportiamo in una nostra traduzione:

Non conosciamo nessuna opera firmata da Rogier van der Weyden (circa 1399 – 1464), ed è anche possibile che non ne firmasse alcuna. Soltanto tre possono essergli attribuite con assoluta sicurezza, in base a prove documentali affidabili e cronologicamente vicine. Queste tre fanno parte della presente mostra. Mai prima d’ora si sono viste insieme e non le vide così neppure lo stesso artista.

La deposizione della Croce Rogier van der Weyden

La piccola ma preziosissima e imperdibile esposizione, la prima che la Spagna dedica al pittore originario di Tournai (il suo vero nome era infatti Roger de la Pasture), si regge sulle tre colonne portanti della Deposizione dalla Croce (in deposito al Prado, ma di proprietà del Patrimonio Nacional che la rivorrebbe indietro per arricchire il nuovo Museo delle Collezioni Reali: in Spagna è in corso un dibattito a tratti aspro e polemico tra le parti in causa e i rispettivi partigiani), del Trittico Miraflores, prestato dalla Gemäldegalerie di Berlino e sulla Crocifissione del Monastero di San Lorenzo del Escorial.

Quest’ultimo versava in cattive condizioni e un attento restauro l’ha letteralmente riportato in vita, restituendone la brillantezza dei colori e permettendo agli studiosi di confermare l’autografia di van der Weyden. Al termine del percorso espositivo c’è una sala in cui vengono trasmessi due video: uno permette di ammirare ingrandimenti dei particolari delle opere in mostra, l’altro racconta appunto le fasi del restauro della Crocifissione, scomposta nelle tredici tavole di quercia del Baltico che la compongono e riassemblata su un nuovo telaio che la mantiene in perfetta forma.

A corredo di questo straordinario nucleo sono state selezionate altre opere di altissimo livello, originali del maestro e opere di allievi, collaboratori e seguaci. Alla bottega di Rogier viene per esempio attribuito il Ritratto di Isabella di Portogallo, duchessa di Borgogna, arrivato dal Getty Museum di Los Angeles. Riproduce il ritratto della moglie di Filippo il Buono, nonché madre di Carlo il Temerario, che compariva in un retablo andato perduto. Lo sappiamo grazie al disegno che ne fece nel 1808 il pittore portoghese Domingos António de Sequeira, esposto nella teca di vetro accanto al ritratto. La scritta Persica / Sibylla è invece un’aggiunta posteriore, quando ormai si era persa la conoscenza dell’identità dell’effigiata e si volle farla rientrare in una serie di Sibille.

La cosiddetta Madonna Durán di Rogier, così chiamata dal collezionista Pedro Fernández-Durán che la donò al Prado nel 1930, è uno dei gioielli del Museo e in mostra è circondata da opere che ne hanno subito il fascino, come la Vergine del Latte del Maestro de don Alvaro de Luna (Juan Rodríguez de Segovia?). A Robert Campin viene invece attribuito il ritratto di uomo robusto che ha fatto poca strada per essere presente in mostra: arriva infatti dal Museo Thyssen-Bornemisza che sorge a poche centinaia di metri, sempre sul Paseo del Prado. Il volto dell’uomo somiglia a quello del Giuseppe d’Arimatea della Deposizione, esposta nella parete contigua.

La scena immortalata in questo capolavoro è particolarmente movimentata; nessuna figura è ferma in posizione eretta. Sembra che la discesa di Cristo, ormai esanime, abbia provocato uno tsunami di emozioni, un’onda di dolore e mestizia che sconvolge i presenti, dalle Marie a San Giovanni Evangelista. Ammirate la resa delle lacrime (una è lì lì per cadere dal mento della Vergine) e la posizione del corpo della Madre che ripete, parallelo, quella del cadavere del Figlio. E poi cercate di individuare le due piccole balestre che simboleggiano la Gilda dei Balestrieri che commissionò l’opera all’artista.
Marienaltar (Miraflores-Altar) - Trittico di Miraflores

Il Trittico di Miraflores è affiancato dall’Apparizione di Cristo alla Vergine di Juan de Flandes (in arrivo dal Metropolitan di New York), copia in scala di poco ridotta del pannello destro del Trittico, e da una Pietà attribuita alla bottega di Rogier, in cui la Vergine e il Cristo sono copie semplificate e invertite delle figure che compaiono nella tavola centrale del Polittico. Più avanti l’attenzione è catturata dal Trittico dei Sette Sacramenti, prestato dal Museo Reale di Belle Arti di Anversa. Va “letto” da sinistra a destra, ovvero dal battesimo all’estrema unzione. È propria di Rogier l’idea di condensarli tutti in un’unica scena, in un unico momento immortalato nell’interno di una chiesa, come se fosse un microcosmo. Ci sono i giovani e i vecchi, i poveri e i ricchi, i sani e i malati; non mancano nemmeno i cani!
La Crocifissione - Rogier van der Weyden

Nell’ultima sala, alla Crocifissione (o Calvario) corrisponde sulla parete opposta il grande arazzo con la storia biblica di Iefte (raccontata in Giudici, 11), parte della collezione del Museo degli Arazzi di Saragozza. In mezzo l’unica panca presente nel pur breve percorso espositivo. Approfittatene per sedervi e ammirare, a turno, le due opere.

Dell’arazzo vi colpiranno la ricchezza ben organizzata della scena (per primo nel 2009 Lorne Campbell ha suggerito che l’autore del cartone sia stato van der Weyden, notando le numerose similitudini tra le sue figure e quelle di opere dell’artista), mentre della Crocifissione ammirerete la geometrica disposizione dei tre protagonisti.
Se vi ponete la domanda “può una mostra di venti opere giustificare un viaggio a Madrid”, la risposta, in questo caso è decisamente: ¡claro que sí!
Saul Stucchi

Didascalie:

  • Rogier van der Weyden
  • Deposizione
  • Olio su tavola di quercia (prima del 1443)
  • Madrid, Museo Nacional del Prado. Deposito del Patrimonio Nacional
  • Rogier van der Weyden
  • Trittico di Miraflores
  • Olio su tavola di quercia (prima del 1445)
  • Berlino, Gemäldegalerie, Staatliche Museen zu Berlin
  • Rogier van der Weyden
  • Crocifissione
  • Olio su tavola di quercia (circa 1457-64)
  • Patrimonio Nacional, Real Monasterio de San Lorenzo del Escorial

ROGIER VAN DER WEYDEN
Dal 24 marzo al 28 giugno 2015

Orari: da lunedì a sabato 10.00-20.00; domenica e festivi 10.00-19.00
Biglietti: intero 14 €; ridotto 7 €

Museo Nacional del Prado
Paseo del Prado
Madrid

Info: www.museodelprado.es

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