Sugli spalti della Mole Vanvitelliana che sorveglia il porto di Ancona svetta un cavallo rosso. L’inconfondibile sagoma ne consente la facile attribuzione all’artista Mimmo Paladino. Il quadrupede volge la groppa ai fratelli equini del gruppo dei Bronzi Dorati di Cartoceto esposto sul tetto del Museo Archeologico, più su, a centinaia di metri in linea d’aria, ma ben visibile grazie ai bagliori che emana. Il gruppo è una copia dell’originale rinvenuto a Pergola nel 1946 e lì tornato dopo il braccio di ferro con il Museo di Ancona che voleva tenerselo. Trascorsi gli anni, sono ormai placate le polemiche.
Ancora più placide sono le acque del porto, dove è già attraccato il traghetto Cruise Europa della compagnia Minoan Lines (gruppo Grimaldi Lines). Ha appena compiuto 10 anni, essendo stato varato nel marzo del 2009. Misura 225 metri di lunghezza per 31 metri di larghezza, ha una stazza di 55 mila tonnellate e può portare circa 3 mila passeggeri, di cui oltre un terzo ospitati in cabina. Il capitano ci dirà che è la nave più veloce e la più capiente a coprire la tratta. Dei tanti servizi a bordo (tra cui la piscina esterna e la discoteca), avremo modo di provare, tra l’andata e il ritorno, il ristorante, il self-service, i bar e qualcuno di noi anche il centro benessere.
Sul letto matrimoniale della cabina è appeso un quadro che raffigura un’isola cicladica (immagino Santorini), mentre il set da bagno, la coperta e i cuscini portano tutti il logo della compagnia che rimanda al mondo della talassocrazia cretese. La Grecia che andiamo a scoprire, invece, è per lo più montuosa. Ce ne accorgeremo presto, l’indomani mattina, dopo la traversata dell’Adriatico.
Igoumenitsa
La strada che da Igoumenitsa porta alla Penisola Calcidica si srotola per oltre trecento chilometri in un saliscendi continuo punteggiato di gallerie. È l’autostrada A2 (E90) “Egnatia Odos” che ricalca approssimativamente l’antica strada romana della Via Egnatia. Si conclude al confine con la Turchia, appena superata Alessandropoli. Attraversa una Grecia che sfugge ai luoghi comuni dell’immaginario collettivo (italiano, ma non solo), fatto di mare, case bianche e chiesette col tetto a cupola.
Dal porto sul mare Ionio, in una splendida baia protetta dall’isola di Corfù (Corcira), arriveremo al Golfo Termaico, nella zona settentrionale dell’Egeo, attraversando un territorio che fa da cerniera tra due mondi, non solo tra due mari.
Ci accompagna Minas di Adventures and Wines, società che si occupa dell’organizzazione di gite e brevi viaggi all’aria aperta: escursioni, giri in mountain bike, ma anche visite di enoteche e vigne.
La colonna sonora scelta da Minas è curiosamente in sintonia con il paesaggio che vediamo scorrere dietro i finestrini del pulmino. Il jazz hip hop – genere musicale di cui finora ignoravo l’esistenza – ha lo stesso ritmo della nostra andatura. La fretta è bandita e agli spunti vivaci rispondono rallentamenti mai bruschi. Ai bordi dell’autostrada i cartelli ripetono ARGA / PAGOS, Slow / Ice on road: d’inverno la strada si ghiaccia, da qui la raccomandazione della prudenza. Oggi il tempo non è dei migliori, ma non c’è questo pericolo. Il viaggio prosegue senza problemi.
Sosta a Métsovo
La necessità di rifornimento è un’ottima scusa per scoprire Métsovo, cittadina a poco più di 1000 metri d’altitudine nella catena del Pindo. C’è un impianto di risalita fuori dal centro urbano, caratterizzato da abitazioni in tipico stile montanaro e piccole botteghe che vendono prodotti d’artigianato. Ad attirare la mia attenzione sono però le statue, disseminate qua e là come funghi nel bosco. Certo, non sono quelle arcaiche o classiche studiate sui libri, ma anche queste moderne hanno qualcosa da raccontare. Chi fu, per esempio, il barone Michali Tositsas (o Michael Tossizza) ricordato da due distinti monumenti?
La statua che lo raffigura seduto, con un ampio cappotto a ricoprirgli le spalle, porta una breve didascalia che al nome aggiunge solo le date di nascita e di morte: 1888-1950. Il personaggio è talmente noto agli abitanti che non servono ulteriori informazioni. I forestieri di passaggio, invece, devono fare un po’ di ricerche se vogliono soddisfare la propria curiosità. Tositsas fu un benefattore di Métsovo, località che peraltro mai visitò. In realtà il nobile, pur essendo greco, non mise mai piedi in Grecia né ne parlava la lingua. Quand’era già avanti con l’età tenne una fitta corrispondenza e incontrò diverse volte Evangelos Averoff, uomo politico dalla vita avventurosa, che lo convinse a promuovere la costruzione di infrastrutture scolastiche nell’area, allora molto arretrata. Nel 1988 è stato inaugurato a Métsovo il Museo Averoff che custodisce la ricca collezione di arte neo-ellenica di Averoff, scomparso nel 1990 a 80 anni.
Ma noi abbiamo appena il tempo per bere un caffè espresso al tavolino di un bar che affaccia sulla piazzetta. Io lo abbino a qualche boccone di fragrante pane con sesamo a forma di anello – l’ottimo koulouri – che un compagno di viaggio ha comprato in una panetteria poco distante. Anche questa località della Grecia centrale è ormai un puntino sulla mappa internazionale dell’espresso. Ricordo che trent’anni fa, al tempo del mio primo viaggio in Grecia, era quasi impossibile bere un cappuccino e le guide turistiche risolvevano il problema proponendo la soluzione più prossima. Consigliavano di chiedere al barista “Nescafè me gala, parakalò” (“Nescafè con latte, per favore”).
Dovessi tornare a Métsovo – penso alzandomi per dirigermi al pulmino – oltre che al Museo Averoff, dedicherei un po’ di tempo a passeggiare lungo l’Ursa Trail, un’escursione di 40 chilometri che esplora i dintorni della cittadina in quattro percorsi, ben indicati da apposita segnaletica. In piazza c’è un cartello che ne riassume le caratteristiche altimetriche, ma si può anche scaricare l’app gratuita leggendo con lo smartphone il QR Code.
Il primo “dito” della Calcidica
Il viaggio riprende puntando decisamente a nord. Prionia, Grevena, Siàtista, Kozàni, Veria sono le località che sfioriamo nella corsa verso Salonicco. Passiamo anche accanto a Verghina, antica capitale della Macedonia. Qui l’archeologo Manolis Andronikos rinvenne nel 1977, tra le altre sepolture, la tomba di Filippo II, padre di Alessandro Magno. Scoprirò dopo qualche giorno che una statua commemora l’archeologo nei pressi del Museo Archeologico di Salonicco, a pochi passi dal monumento al condottiero in groppa a Bucefalo, una delle principali attrazioni turistiche del lungomare cittadino.
Noi invece proseguiamo, sorpassando Salonicco per scendere oltre la stretta lingua di terra che costituisce l’imboccatura del primo “dito” della Penisola Calcidica: Cassandra, chiamata in antico Pallene. Facciamo tappa al Sani Beach Resort che deve il nome all’inglese “sunny”, soleggiato. È un complesso turistico molto articolato. Lo stile minimalista ma ricercato delle unità abitative, la cura dei vialetti, la presenza di numeroso personale dichiarano senza ombra di dubbi l’elevato standard qualitativo che si aspettano (e trovano) gli ospiti. A metà aprile – ci viene detto – già l’80% delle unità è occupato. Dopo un lauto pranzo a base di pesce con vista sul porticciolo, facciamo un breve giro per il complesso del resort, ammirandone soprattutto la grande piscina con tanto di isoletta che ospita un bar.
Passeggiando per i vialetti ho anche modo d’imparare qualche nozione di botanica, grazie ai cartelli bilingui in greco e in inglese. Il finocchio marino (Crithmum maritimum) era apprezzato già nell’antichità per le proprietà medicinali, la lavanda vera o officinale (Lavandula angustifolia) viene invece utilizzata per le scottature solari e per combattere l’acne, mentre la santoreggia sarda (Satureja thymbra) è impiegata per aromatizzare carni e pesci (chissà se la utilizzano anche gli chef dell’hotel).
È ormai notte quando finalmente giungiamo a destinazione, l’Hotel Lily Ann Beach a Nikiti, sulla costa occidentale del secondo “dito” della Calcidica.
Saul Stucchi
Informazioni:
Minoan Lines
http://www.minoan.it/it/
Grimaldi Lines
https://www.grimaldi-lines.com/it
Adventures and Wines
https://www.adventuresandwines.com
Sani Resort
https://www.sani-resort.com/it_IT
Lily Ann Beach Hotel
http://www.acrotel.gr/
Visit Halkidiki
https://www.visit-halkidiki.gr/