• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Luoghi
    • Italia
    • Europa
    • Mondo
    • A letto con ALIBI
  • Mostre
    • Arte
    • Fotografia
    • Storia
  • Spettacoli
    • Teatro & Cinema
    • Musica & Danza
  • Biblioteca
  • Interviste
  • Egitti

Alibi Online

Voi siete qui: Biblioteca » “La pace inquieta” è l’esordio di Simone Cozzi

22 Febbraio 2016 Scritto da Saul Stucchi

“La pace inquieta” è l’esordio di Simone Cozzi

La copertina del romanzo "La pace inquieta" di Simone CozziUn esordio convincente. Ecco in estrema sintesi La pace inquieta, prima prova letteraria di Simone Cozzi, in libreria per i tipi di Panda Edizioni.

Il sottotitolo “Fantasmi della Guerra sulla riva del lago di Lecco” se da una parte rischia di confondere con un’infondata allusione a spiriti e altri demoni incorporei, dall’altra introduce bene all’ambientazione lacustre che possiamo considerare tra i protagonisti del racconto.

Più che mera scenografia “passiva”, quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno è una presenza costante che pagina dopo pagina, con il fulcro attorno a Mandello del Lario, accompagna come una guida il lettore nel fitto della trama. L’immagine della copertina (una bella foto realizzata dal padre dell’autore), con il suo bianco e nero sfumato in toni di grigio, pare giocare con la remota epoca in cui è collocata la vicenda. Che invece è fatta di colori vivi, di passioni forti, di sentimenti intensi d’amore e di odio.

A indagare sull’omicidio che dà avvio alla trama è il delegato Vittorio Ripamonti, nel quale possiamo avventurarci a individuare un alter ego dello stesso Cozzi (corroborati da un indizio “parlante”: Ripamonti è il suo cognome materno).

La pace del titolo è inquieta perché fondata sulle sabbie mobili di situazioni tuttora aperte, su ferite non rimarginate. Anzi, il motore è dato proprio dalla suppurazione di lacerazioni maldestramente e troppo sbrigativamente richiuse. Ma il passato non si può archiviare con un tratto di penna. E a ben vedere, il passato non è neppure passato. Agisce ancora sul presente, su quello narrativo e sull’oggi a noi contemporaneo.

Il Fascismo è da poco al potere ma ha già deformato il carattere degli Italiani, imponendo loro un’ulteriore maschera che va ad aggiungersi a quelle già indossate. Chi dice il vero e chi mente? Di chi fidarsi?

Chi ha motivo di vendicarsi e di uccidere? Uno dei due anarchici di Mandello, Martina Quercioli che “era sempre sembrata una vedova o una zitella”, la bellissima Federica Confalonieri, l’enigmatico antiquario viennese o l’altrettanto misterioso greco Zavros? O chi altri tra i personaggi che s’incrociano e che Cozzi descrive abilmente con veloci pennellate?


Ma prima e dietro il Fascismo c’è la Grande Guerra che ha mietuto vittime in tutta Europa e davvero, come si dice, la verità è stata la prima a cadere.

Così il lettore deve stare in guardia e diffidare di comportamenti, dichiarazioni, prese di posizione e moventi. Ciascun personaggio ha qualcosa da nascondere, a cominciare dallo stesso Ripamonti che ha un debole per le donne, come dimostra il brano che citiamo, anche per invogliare i lettori:

Attendendo che Martina si rilassasse, cercava di ricordarsi la sensazione provata la prima volta in cui l’aveva vista. Era stato a giugno dell’anno prima. Arrivato da pochi giorni a Mandello, stava cercando di ambientarsi. Un tardo pomeriggio, al termine di una calda giornata passata a leggere incartamenti e a conoscere ogni componente del drappello recentemente assegnatogli, aveva deciso di prendersi un caffè alla pasticceria di fronte al lago, poco oltre l’imbarcadero. Era seduto sotto i portici e giocava con la tazzina vuota, cercando di scacciare la malinconia che lo coglieva sempre all’improvviso; poi, sotto ai platani, aveva visto passare una figura elegante e rarefatta. Era Martina. Vestiva una camicetta di seta, azzurra, che le aderiva al corpo, a quei grossi seni appuntiti, per stringersi poi sulla vita sottile. E poi di nuovo i fianchi tondi, fasciati dalla gonna che terminava sotto il ginocchio; le gambe – un paio di gambe meravigliose – nelle calze con la riga nera; le scarpe dal tacco forte risuonavano sul selciato davanti al lago ad un ritmo quasi marziale. Passava fiera con i capelli al vento, sciolti e liberi come libera appariva lei. Si voltò un istante e, senza volerlo né accorgersene, puntò il suo sguardo celeste negli occhi del giovane poliziotto.

La trama robusta e l’intelligente architettura del racconto (si vede che l’autore ha letto e fatto tesoro dei classici della letteratura, ma ci sono anche cripto citazioni musicali che invitiamo i lettori a individuare) fanno scomparire le piccolissime sbavature che immaginiamo inevitabili in un’opera prima.
Saul Stucchi

PS: Simone Cozzi presenterà il suo libro sabato 27 febbraio 2016 alle ore 17.00 alla Libreria Ghiringhella di Concorezzo (MB), in via de Capitani (tel. 039.604.9180).

Il video sopra è a cura dell’editore Panda e riguarda la presentazione avvenuta lo scorso 21 novembre alla Libreria Libro è… di Lissone, con il direttore di ALIBI Online Saul Stucchi, autore di questa recensione.


Copertina del libro La pace inquieta. Fantasmi della guerra sulla riva del lago di Lecco
  • La pace inquieta. Fantasmi della guerra sulla riva del lago di Lecco
  • Autore: Simone Cozzi
  • Editore: Panda Edizioni (1 gennaio 2015)
  • 168 pagine
Tweet
Pin
Share41
41 Condivisioni

Archiviato in:Biblioteca

Barra laterale primaria

blank

Boitani a Vimercate


Articoli recenti

  • Bocchi e Scarrocchia in ”Abito” al Giardino delle Esperidi
  • Il Festival del Mondo Antico s’interroga sul consenso
  • Elio Germano e Teho Teardo ai Bagni Misteriosi con PPP
  • “Pesciolinen”, ovvero “La ragazza del Novecento”
  • Velázquez: il capolavoro del Prado è all’Accademia Carrara

Footer

Informazioni

  • Chi siamo
  • Contatti
  • Informativa privacy & Cookie

La rivista online

ALIBI Online è una rivista digitale di turismo culturale, diretta dal giornalista Saul Stucchi. Si occupa di mostre d'arte, storia e archeologia, di cinema e teatro, di libri di narrativa e di saggistica, di viaggi in Italia e in Europa (con particolare attenzione alle capitali come Parigi, Madrid e Londra). Propone approfondimenti sulla cultura e la società attraverso interviste a scrittori, giornalisti, artisti e curatori di esposizioni.

Copyright © 2022 · ALIBI Online - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Milano; reg. n° 213 8 maggio 2009
Direttore Responsabile Saul Stucchi