Un esordio convincente. Ecco in estrema sintesi La pace inquieta, prima prova letteraria di Simone Cozzi, in libreria per i tipi di Panda Edizioni.
Il sottotitolo “Fantasmi della Guerra sulla riva del lago di Lecco” se da una parte rischia di confondere con un’infondata allusione a spiriti e altri demoni incorporei, dall’altra introduce bene all’ambientazione lacustre che possiamo considerare tra i protagonisti del racconto.
Più che mera scenografia “passiva”, quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno è una presenza costante che pagina dopo pagina, con il fulcro attorno a Mandello del Lario, accompagna come una guida il lettore nel fitto della trama. L’immagine della copertina (una bella foto realizzata dal padre dell’autore), con il suo bianco e nero sfumato in toni di grigio, pare giocare con la remota epoca in cui è collocata la vicenda. Che invece è fatta di colori vivi, di passioni forti, di sentimenti intensi d’amore e di odio.
A indagare sull’omicidio che dà avvio alla trama è il delegato Vittorio Ripamonti, nel quale possiamo avventurarci a individuare un alter ego dello stesso Cozzi (corroborati da un indizio “parlante”: Ripamonti è il suo cognome materno).
La pace del titolo è inquieta perché fondata sulle sabbie mobili di situazioni tuttora aperte, su ferite non rimarginate. Anzi, il motore è dato proprio dalla suppurazione di lacerazioni maldestramente e troppo sbrigativamente richiuse. Ma il passato non si può archiviare con un tratto di penna. E a ben vedere, il passato non è neppure passato. Agisce ancora sul presente, su quello narrativo e sull’oggi a noi contemporaneo.
Il Fascismo è da poco al potere ma ha già deformato il carattere degli Italiani, imponendo loro un’ulteriore maschera che va ad aggiungersi a quelle già indossate. Chi dice il vero e chi mente? Di chi fidarsi?
Chi ha motivo di vendicarsi e di uccidere? Uno dei due anarchici di Mandello, Martina Quercioli che “era sempre sembrata una vedova o una zitella”, la bellissima Federica Confalonieri, l’enigmatico antiquario viennese o l’altrettanto misterioso greco Zavros? O chi altri tra i personaggi che s’incrociano e che Cozzi descrive abilmente con veloci pennellate?
Ma prima e dietro il Fascismo c’è la Grande Guerra che ha mietuto vittime in tutta Europa e davvero, come si dice, la verità è stata la prima a cadere.
Così il lettore deve stare in guardia e diffidare di comportamenti, dichiarazioni, prese di posizione e moventi. Ciascun personaggio ha qualcosa da nascondere, a cominciare dallo stesso Ripamonti che ha un debole per le donne, come dimostra il brano che citiamo, anche per invogliare i lettori:
Attendendo che Martina si rilassasse, cercava di ricordarsi la sensazione provata la prima volta in cui l’aveva vista. Era stato a giugno dell’anno prima. Arrivato da pochi giorni a Mandello, stava cercando di ambientarsi. Un tardo pomeriggio, al termine di una calda giornata passata a leggere incartamenti e a conoscere ogni componente del drappello recentemente assegnatogli, aveva deciso di prendersi un caffè alla pasticceria di fronte al lago, poco oltre l’imbarcadero. Era seduto sotto i portici e giocava con la tazzina vuota, cercando di scacciare la malinconia che lo coglieva sempre all’improvviso; poi, sotto ai platani, aveva visto passare una figura elegante e rarefatta. Era Martina. Vestiva una camicetta di seta, azzurra, che le aderiva al corpo, a quei grossi seni appuntiti, per stringersi poi sulla vita sottile. E poi di nuovo i fianchi tondi, fasciati dalla gonna che terminava sotto il ginocchio; le gambe – un paio di gambe meravigliose – nelle calze con la riga nera; le scarpe dal tacco forte risuonavano sul selciato davanti al lago ad un ritmo quasi marziale. Passava fiera con i capelli al vento, sciolti e liberi come libera appariva lei. Si voltò un istante e, senza volerlo né accorgersene, puntò il suo sguardo celeste negli occhi del giovane poliziotto.
La trama robusta e l’intelligente architettura del racconto (si vede che l’autore ha letto e fatto tesoro dei classici della letteratura, ma ci sono anche cripto citazioni musicali che invitiamo i lettori a individuare) fanno scomparire le piccolissime sbavature che immaginiamo inevitabili in un’opera prima.
Saul Stucchi
PS: Simone Cozzi presenterà il suo libro sabato 27 febbraio 2016 alle ore 17.00 alla Libreria Ghiringhella di Concorezzo (MB), in via de Capitani (tel. 039.604.9180).
Il video sopra è a cura dell’editore Panda e riguarda la presentazione avvenuta lo scorso 21 novembre alla Libreria Libro è… di Lissone, con il direttore di ALIBI Online Saul Stucchi, autore di questa recensione.
- La pace inquieta. Fantasmi della guerra sulla riva del lago di Lecco
- Autore: Simone Cozzi
- Editore: Panda Edizioni (1 gennaio 2015)
- 168 pagine