All’inizio c’è l’Ariete ma poiché il cerchio ci dice più cose della linea retta bisogna tener presente che l’esplosione dell’es arietino emerge dall’indistinto, oceanico caos dei Pesci. Dunque, almeno per gli umani più che il verbo in principio fu “un’irruzione di luce, di vita”. Il gesto in questo segno governato da Marte è duro, immediato, apocalittico. Il “grande desiderio del corpo” non sente ragioni che non siano le proprie, non contratta, non media: s’impone caricandosi del rischio che ciò comporta. Detto ciò, potrebbe sorprendere meno che un segno irruento, persino rozzo, possa vantare un gran numero di poeti – e di che tipo poi, i maudits Lautreamont, Baudelaire, Verlaine, o, meno inatteso, esponenti di spicco della beat generation, quali Corso e Ferlinghetti.
Di che cosa stiamo parlando? L’astrologia è niente di più che un gioco divertente? A leggere Astrologia per intellettuali, bel volume licenziato alcuni anni fa da Neri Pozza e ora riproposto da Mimesis verrebbe qualche dubbio. A scriverlo è un noto studioso in materia, Marco Pesatori, tutt’altro che un imbonitore da rotocalco pronto all’uso delle speranze mai dome dell’umana specie ma un intellettuale a sua volta, collaboratore di imprese storiche, da Fluxus ad Alfabeta.
Basta l’esegesi del primo segno dello zodiaco con la scoperta che Arieti sono stati Fromm, Reich, Lacan e il conseguente discorso sulle declinazioni della psicoanalisi per constatare il tono, il peso del lavoro. Che abbraccia lo zodiaco segno per segno intercettando le vicende e le trame psichiche di personaggi i più vari, dai filosoficamente robusti Kant, Marx, Freud che fanno dell’energia abrupta e dissipata dell’Ariete un metodo, come si conviene ai Toro, al mercuriale Dante – Gemelli –, ai tormentatissimi e geniali Cancro Kafka, Proust, Leopardi etc, vocati all’indagine più acuta e sofferta della vita umana.
Ma è lo Scorpione a recitare nel campo la parte principale: basti pensare a Dostoevskij (scorpionico, scrive l’autore, già nel tono dei suoi titoli, Delitto e castigo, I demoni, Memorie dal sottosuolo, ascrivibili a un mondo di ossessioni, colpe e catabasi vertiginose nel profondo di inconsci terremotati) o alla follia costeggiata da Pound e da Erasmo, al vampiresco autore di Dracula, Bram Stoker (per tacere dell’abisso infernale in cui ama sprofondare il segno, specie al femminile, quando si tratta di cose amorose – vedi Sylvia Plath).
Segno per segno, decrittando le articolazioni delle varianti individuali – si chiama tema natale il quadro astrologico irripetibile di ciascuno – Pesatori esibisce una larghezza e profondità di sguardo che investe l’intero scibile umano.
Altri filosofi, Hegel e Adorno (Vergine), musicisti (l’acquario Mozart, o i Capricorno David Bowie e Patti Smith, l’irrequieto, mobilissimo e spiazzante Bob Dylan: Gemelli, va da sé) fino al martirologio pasoliniano inevitabilmente Pesci.
Che dire? Dovremo forse intendere la preposizione del titolo non solo come un’analisi rivolta a figure intellettuali ma anche quale indicazione del lettore ideale? Certo il destinatario immaginato non è il lettore sprovveduto in attesa di oroscopi o mere curiosità da quotidiano ma un frequentatore attrezzato di vicende culturali, letterarie, sociologiche, ridisegnate in una mappa il cui fascino potrebbe indurre a una qualche cautela supplementare chi pensa di stigmatizzare l’argomento quale futile superstizione e/o mero passatempo.
Michele Lupo
Marco Pesatori
Astrologia per intellettuali
Da Marilyn a Kafka, da Marx a Bowie: i segni zodiacali attraverso la vita di artisti, scrittori e filosofi
Mimesis
Fuori collana
2024, 394 pagine
22 €