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Voi siete qui: Biblioteca » “L’Appennino piemontese” di Rocco Morandi per Tarka

18 Febbraio 2020

“L’Appennino piemontese” di Rocco Morandi per Tarka

Nel precedente articolo Marco Grassano ha raccontato della presentazione a San Biagio della Cima (IM) del romanzo “Incendio nel bosco” di Marco Candida. Qui invece parla della presentazione de “L’Appennino piemontese” di Rocco Morandi, avvenuta ad Acquasanta (GE) domenica 9 febbraio. Anche questo volume fa parte della collana “Appenninica” dell’editore Tarka, diretta da Marino Magliani e Paolo Ciampi.

“L’Appennino piemontese” dell’alessandrino Rocco Morandi è la ripresa – in veste tipografica decisamente migliore, e aggiungendo una serie di schede botaniche – di una guida voluta, una decina di anni fa, dalla Direzione Ambiente della Provincia di Alessandria.

Scorcio di Acquasanta (GE) vista dal Santuario

Il versante interno dell’Appennino

Dopo la pubblicazione, presso Franco Muzzio, dello studio storico-naturalistico sul Tanaro alessandrino, era emersa, durante uno dei sempre graditi incontri gastronomici che allietano il borgo di Lunassi, la necessità di avere a disposizione anche un testo che introducesse alla conoscenza del versante interno dell’Appennino. Molto diverso dal più noto versante ligure: non solo negli aspetti vegetazionali, condizionati dalle differenti condizioni climatiche, ma anche nell’approccio.

In Liguria, infatti, chi sale in montagna volge le spalle al litorale e se ne allontana; per noi dell’entroterra, raggiungere una vetta appenninica significa invece andare verso il mare, e cercarne la visione: da alcuni dei nostri monti (l’Ebro, il Chiappo, il Giarolo…), nei giorni limpidi, si può scorgere, con una commozione sempre intensa, la vasta superficie di luce tremula, d’azzurro e di libertà della marina. Emozione simile a quella che, nell’Anabasi di Senofonte, travolge i soldati greci giunti in cima al monte Thékes…

"L'Appennino piemontese" di Rocco Morandi (Tarka)

Rocco Morandi, con grande generosità, mise a disposizione della Provincia il proprio prezioso lavoro: la descrizione dettagliata di 56 escursioni, 50 montagne, circa 600 chilometri a piedi tra le valli Curone, Grue, Borbera, Spinti, Scrivia, Lemme, Gorzente, Piota, Orba, Erro e Bormida di Spigno. “Undici vallate appenniniche capaci di regalare grandi emozioni a chi va alla ricerca di paesaggi indimenticabili, ignorati dal turismo di massa, abbandonati a cavallo tra mare e pianura, con la cerchia delle Alpi a fare da sfondo”, come scrisse efficacemente nell’Introduzione.

La mappatura dei percorsi

Rocco collaborò anche attivamente con Paolo Brusotti, funzionario del Sistema Informatico Territoriale della Provincia, nel redigere la mappatura dei percorsi, tracciata sulla base della Carta Tecnica Regionale: una piantina completa per ogni itinerario.

Rocco Morandi, Marco Grassano, Marco Candida e Marino Magliani presentano "L'Appennino piemontese" di Rocco Morandi

Franco Tassi, durante 33 anni Direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo e artefice della rinascita di quelle terre, volle offrire una bella presentazione, nella quale forniva una serie di partecipi suggerimenti su come restituire un futuro luminoso ad aree e frazioni che hanno subito, nei decenni, un’inesorabile, drammatica decadenza. Si pensi, per esempio, al Comune di Carrega Ligure, che contava, al momento dell’Unità d’Italia, 3.292 residenti censiti, ridotti all’attuale centinaio scarso.

In appendice al volume, un accurato e interessantissimo studio vegetazionale di Damiana Schiavi, anch’essa funzionaria provinciale (oltre che, incidentalmente, mia moglie), realizzato sul prato di vetta del monte Giarolo. Partendo da un inquadramento geografico e geologico, e analizzando approfonditamente i risultati di cinque rilievi fitologici, si è delineata la situazione dell’area in esame e se ne sono ipotizzati gli sviluppi. La cessazione degli sfalci porterebbe alla formazione iniziale di una prateria di mirtilli, quindi di una brughiera di mirtilli e da ultimo al ritorno della faggeta.

Kenneth White, fondatore dell’Istituto Internazionale di Geopoetica, volle infine contribuire con un testo nel quale suggeriva l’utilità di una lunga camminata meditativa, consacrata all’ecologia della mente, per ritrovare spazi non codificati, inediti.

Anche questo, come già “Incendio nel bosco” di Marco Candida, è un libro da tenere in debita considerazione…

Marco Grassano

Didascalie:

  • Scorcio di Acquasanta vista dal Santuario
  • La copertina del libro
  • Il tavolo di presentazione: Rocco Morandi, Marco Grassano, Marco Candida, Marino Magliani

Rocco Morandi
L’Appennino piemontese
Tarka
2019, 304 pagine
18,50 €

www.tarka.it
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