Ultimi giorni per visitare la mostra Spina etrusca. Un grande porto nel Mediterraneo, allestita al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara in Palazzo Costabili. Inaugurata alla fine del 2022, chiuderà infatti i battenti giovedì 31 agosto, grazie alla proroga che ha posticipato la chiusura prevista in un primo momento per il 23 aprile 2023.
Organizzata per celebrare il centenario della scoperta della città etrusca edificata sul delta del Po, avvenuta appunto nel 1922, l’esposizione si articola in otto sezioni:
- Spina e il Mediterraneo
- La società attraverso le necropoli. Il linguaggio del potere
- La cerimonia funebre. I gesti del rito
- Cerveteri e Pyrgi, il porto “gemello” sul Tirreno
- Vivere in una città porto. Commerci e navigazione
- La città di Spina. Urbanistica e abitato
- La città aperta. Storie di persone e di cose
- “Nostoi”: i ritorni
Molto curato l’allestimento, tranne alcune teche nella settima sezione, per la cui illuminazione ha prevalso la ricerca dell’effetto spettacolare alla fruibilità delle didascalie, coperte dall’ombra del visitatore. Lungo il percorso sono presentati vasi, gioielli, sculture, monete, testimonianze epigrafiche.
Ben fatti e ricchi di informazioni i pannelli di sala e le didascalie, anche in questo caso con una pecca per quelle della sezione sulla città aperta: si srotolano su righe di 20 centimetri! Suddividere i testi in due o tre colonne ne avrebbe di molto facilitato la lettura.
La parte del leone la fanno naturalmente i vasi, in particolare quelli attici a figure rosse, come la kylix attribuita al Pittore di Pentesilea, con le raffigurazioni delle imprese di Teseo (all’interno) e la disputa per il possesso delle armi di Achille sulla fascia esterna (al Pittore di Pentesilea è riferita anche la scena del rapimento di Ganimede da parte di Zeus in una kylix esposta nella collezione permanente del Museo: da non perdere!), o come la kylix di Oltos ed Euxitheos, quest’ultima prestata dal Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia.
Si legge sulla didascalia:
L’iscrizione sul piede (itun turuce venel atelinas tinascliniiaras) chiarifica che il vaso fu dedicato (turuce) da un etrusco (Venel Atelinas) ai Tinascliiniar, figli del dio etrusco Tinia (lo Zeus greco).”
Una lunga sosta merita la pisside in avorio con decorazione a bassorilievo rinvenuta nella necropoli della Pania a Chiusi, oggi conservata al Museo Archeologico Nazionale di Firenze. Aguzzando un poco la vista si riescono a individuare i compagni di Ulisse che fuggono dall’antro di Polifemo nascosti sotto le pecore dell’inospitale ciclope.
Naturalmente gli occhi non devono fissarsi soltanto sul contenuto delle teche, ma anche spaziare sulle sale (soprattutto il monumentale Salone delle Carte Geografiche) e su quanto si vede dalle finestre, come il labirinto in siepi di bosso, con “tracciato unicursale”, ovvero che conduce al centro lungo un percorso senza alternative.
Saul Stucchi
Spina etrusca
Un grande porto nel Mediterraneo
Informazioni sulla mostra
Dove
Museo Archeologico NazionaleVia XX Settembre 122, Ferrara
Quando
Dal 22 dicembre 2022 al 31 agosto 2023Orari e prezzi
Orari: da martedì a domenica 9.30-17.00La biglietteria chiude alle 16.30
Lunedì chiuso
Biglietti: intero 8 €