Rimane tempo fino a domenica 7 aprile 2024 per visitare la mostra Boldini, De Nittis et Les Italiens de Paris allestita al Castello di Novara. Curata dalla storica dell’arte Elisabetta Chiodini, è organizzata da METS Percorsi d’Arte e si articola in un percorso che si snoda lungo otto sezioni, così intitolate:
- I pittori italiani alla conquista del mercato internazionale
- De Nittis e Boldini tête-à-tête
- Antonio Mancini: realtà e visione tra Napoli e Parigi
- Zandomeneghi. Un “breve soggiorno” lungo una vita
- La vita cittadina. Parigi – Londra vis-à-vis
- Attimi rubati: l’universo privato
- Vittorio Corcos e i primi passi nella Ville Lumière
- Il ritratto mondano
Presenta al pubblico novanta opere (in realtà la tela Westminster, realizzata nel 1878 da Giuseppe De Nittis per il banchiere Kaye Knowles è ora esposta nella mostra monografica che il Palazzo Reale di Milano ha dedicato all’artista pugliese, sostituita a Novara da una copia “clonata”) di artisti che hanno vissuto e lavorato nella capitale francese. Non soltanto i giganti menzionati nel titolo, ma anche tanti altri, come Antonio Mancini, Alceste Campriani, Federico Zandomeneghi e Vittorio Matteo Corcos.
Tra le opere di Corcos (1859 – 1933) sono presenti la tela riprodotta qui sotto (Le istitutrici ai Campi Elisi, del 1892), il Ritratto di Lina Cavalieri (di una decina d’anni posteriore, da collezione privata) e lo spettacolare Ritratto della contessa Lia Silvia Goldmann Clerici (datato al 1912-1915 circa, anch’esso prestato da un collezionista privato).
Scrive Silvestra Bietoletti nella scheda a catalogo:
Certo è che la qualità della resa pittorica, in grado di restituire con eguale sorprendente verosimiglianza la grana delicata dell’epidermide e la sontuosa consistenza delle stoffe, unita alla levigatezza della pennellata intessuta di luce e alla perfetta armonia dei colori, fa del ritratto un’opera di eccellenza e una delle più poetiche fra quante eseguite dall’artista nel Novecento”.
Le opere selezionate sono tutte interessanti, molte quelle meritevoli di una pausa e non di un semplice colpo d’occhio. Tra quelle che più mi hanno colpito menziono almeno:
- La Maddalena di Domenico Morelli
- Processione del Corpus Domini a Chieti di Francesco Paolo Michetti
- Dans le blés di Giuseppe De Nittis
- La lettura di Antonio Mancini
- Ritratto di Diego Martelli con berretto rosso di Federico Zandomeneghi
Per quanto riguarda invece le tele di Giovanni Boldini non c’è dubbio di sorta: vanno tutte ammirate con la giusta calma, soprattutto i ritratti per i quali è universalmente noto: da quello di Emiliana Concha y Subercaseaux a quello della contessa Speranza, passando per il Ritratto di René Cole (Gentiluomo in abito da sera).
Saul Stucchi
Didascalie:
- Una sala della mostra
- Vittorio Matteo Corcos
Le istitutrici ai Campi Elisi (1892)
Olio su tela, 171 x 140 cm
Carpi, Collezione Palazzo Foresti
Boldini, De Nittis et Les Italiens de Paris
Informazioni sulla mostraDove
Castello Visconteo SforzescoPiazza Martiri della Libertà 3, Novara
Quando
Dal 4 novembre 2023 al 7 aprile 2024Orari e prezzi
Orari: da martedì a domenica 10.00 – 19.00Apertura straordinaria lunedì 1° aprile
Biglietti: intero 14 €; ridotti 10/6 €