Rimane tempo fino al 29 gennaio 2023 per visitare al Museo di Santa Giulia a Brescia la mostra “La città del Leone. Brescia nell’età dei comuni e delle signorie”. Curata da Matteo Ferrari dell’École Pratique des Hautes Études di Parigi, è promossa dal Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei e Alleanza Cultura e ha il patrocinio di Bergamo Brescia Capitale della Cultura Italiana 2023 e della Compagnia dei Custodi delle Sante Croci.
Presenta al pubblico centoventi pezzi, anzi “documenti”, concessi da una trentina di prestatori, selezionati per costruire un racconto fedele di un periodo fondamentale nella storia della città lombarda, dalla seconda metà del XII secolo fino al 1426. In quell’anno ci fu la dedizione di Brescia alla Repubblica di Venezia, avvenimento che aprì un capitolo totalmente nuovo.
Brescia in quattro fasi
Quattro sono le tappe in cui si articola il percorso espositivo, ciascuna distinta da un proprio colore nell’allestimento. Le sezioni sono dedicate ad altrettante fasi della storia di Brescia e alle forme di governo che la ressero:
- Brescia nella Lombardia del XII secolo: l’origine del Comune
- Il Comune libero
- La città dei Signori
- Il mito Otto-novecentesco di Brescia medievale
Una linea del tempo accompagna il visitatore segnalando le date più rilevanti per la storia generale, quella bresciana e i momenti salienti di “architettura, urbanistica e arte”, dal 1139, quando “Arnaldo è allontanato da Brescia”, fino al 1944, quando Brescia è bombardata e viene effettuato il “recupero delle pitture murali riaffiorate nel sottotetto dell’ala meridionale del Broletto”.
Sono esposti quadri e sculture, sigilli e monete, libri e documenti (centrale il ruolo della cancelleria, perno dell’amministrazione comunale) e libri, epigrafi e altre testimonianze. Non tutte, naturalmente, hanno un valore artistico. Se infatti La Madonna dell’umiltà di Gentile da Fabriano (prestata dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa) è un vero capolavoro dell’arte, lo stesso non si può dire del blocco lapideo con stemmi datato alla prima metà del XIV secolo (degli stessi Musei Civici bresciani) o della (pur notevole) Carta del territorio bresciano, prestata dalla Biblioteca Estense Universitaria di Modena.
Ma tutti e tre – insieme al resto del materiale – concorrono a comporre il quadro, a fornire informazioni, a suggerire un’idea dello sviluppo della città e delle sue istituzioni e della plasmazione del territorio, anche attraverso la realizzazione di strade e infrastrutture, strumenti utili al controllo dello spazio e all’organizzazione dell’economia.
Ciascun pezzo merita attenzione ed è giustamente accompagnato da una didascalia né prolissa né stringata, ma sufficiente a fornire curiosità e un minimo di informazioni (per gli approfondimenti risulta utilissimo il bel catalogo pubblicato da Skira con la Fondazione Brescia Musei).
La mia selezione
Qui sotto indico alcuni dei pezzi più interessanti (secondo il mio gusto personale, naturalmente) che si aggiungono alla Madonna di Gentile menzionata più sopra:
- Stauroteca (reliquiario della Santa Croce)
In legno e lamina d’argento sbalzata e dorata, XI-XII secolo
Custodita nel Duomo Vecchio di Brescia. - Croce del Campo
In legno e lamina d’argento sbalzata, dorata e cesellata con castoni
Come sopra per datazione e provenienza. - Elmo morione aguzzo con raffigurazione della Croce, dei santi Faustino e Giovita e dello stemma del Comune
In acciaio. 1570-1580
Dal Museo delle Armi “Luigi Marzoli” di Brescia. - Picchiotti di portale
In bronzo. Fine del XII – inizi del XIII secolo.
Dal portale sud del Broletto di Brescia?
- Medaglie di Antonio di Puccio Pisano detto Pisanello
Raffigurano Sigismondo Pandolfo Malatesta e Domenico Malatesta Novello. - Sant’Agostino, De Civitate Dei
Codice membranaceo, 1417-1419.
Prestato dalla Biblioteca Civica Gambalunga di Rimini. - Quattro telamoni in pietra di Botticino
Fine XIII – inizi XIV secolo
Musei Civici di Brescia. - Maestro di Santa Anastasia e bottega, Urna di Corrado Fagolini
In pietra calcarea. 1310 circa
Dal Museo Civico Medievale di Bologna. - Pittore lombardo, Giovane donna accoglie alcuni cavalieri all’ingresso di un castello
1360-1370 circa
Pittura murale (strappo) da casa Caffi-Vezzoli a Gorzone, ora ai Musei Civici di Brescia. - Luigi Basiletti, Baiardo ferito al sacco di Brescia nel 1512
Olio su tela. 1826 – ante 1835
Musei Civici di Brescia.
L’ultima conferenza
Concludo segnalando che sabato 14 gennaio alle ore 14.30 si terrà nell’Auditorium del Museo di Santa Giulia l’ultima conferenza del ciclo organizzato a corredo della mostra, con questo programma:
- Palazzi comunali e residenze signorili nell’Italia tardomedievale
Marco Folin
Professore di Storia dell’Architettura, Scuola Politecnica di Architettura di Genova - La cappella di Gentile da Fabriano per Pandolfo Malatesta a Brescia: sulle tracce di un monumento perduto
Andrea de Marchi
Professore di Storia dell’arte medioevale, Dipartimento SAGAS (storia archeologia geografia arte spettacolo), Università di Firenze
Alle 16.00 seguirà la visita della mostra con i relatori.
Saul Stucchi
Didascalie:
- Massimo Tapparelli d’Azeglio
Il carroccio (La battaglia di Legnano), 1831
Torino, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
Crediti: Su concessione della Fondazione Torino Musei
Foto: Ernani Orcorte, 2002 - Gentile da Fabriano
Madonna dell’Umiltà, 1420-1423
Pisa, Direzione Regionale Musei della Toscana – Museo nazionale di San Matteo
Crediti: ©Pisa, Museo Nazionale di San Matteo - Antonio di Puccio Pisano, detto Pisanello
Sigismondo Pandolfo Malatesta e Malatesta in armi tra le sue imprese
Ante maggio 1444
Brescia, Musei Civici, Medagliere
Crediti: © Archivio Fotografico Musei di Brescia / FotoStudio Rapuzzi
La città del Leone
Brescia nell’età dei comuni e delle signorie
Informazioni sulla mostra
Dove
Museo Santa GiuliaVia dei Musei 81, Brescia
Quando
Dal 29 ottobre 2022 al 29 gennaio 2023Orari e prezzi
Orari: da martedì a domenica 10:00 – 18:00Lunedì chiuso
Biglietti: intero 13 €; ridotti 10,50/8,50 €