Molte volte ho mangiato tapas in giro per la Spagna, da Madrid a Barcellona, lungo i fiumi Tago ed Ebro, prima di uno spettacolo al teatro romano di Mérida (la 65esima edizione del Festival Internacional de Teatro Clásico si aprirà il 27 giugno con “Sansón y Dalila” di Camille Saint-Saëns per chiudersi con il “Tito Andrónico” di Shakespeare dal 21 al 25 di agosto) o dopo aver visitato un altro tesoro archeologico come la Villa romana de La Olmeda.

Ma le ho gustate anche nei viaggi in giro per l’Europa: tra le mie preferite ricordo quelle di un tapas bar nel centro di Londra. Le ho provate di carne e di pesce, di verdure crude e cotte, formato mignon o extra-size, delicate e leggere o ipercaloriche (ché tanto la dieta inizia sempre domani…).
TapasDay 2019
È ormai difficile che mi stupisca. Ma per fortuna succede ancora. È successo in occasione della Giornata Mondiale delle Tapas (#TapasDay) grazie a un evento organizzato dalla sede milanese dell’Ente Spagnolo del Turismo in collaborazione con quello di Tenerife. Se l’obiettivo era sorprendere, è stato centrato alla perfezione. L’esperienza gastronomica (#GastroExperience) studiata e realizzata dallo chef Javier Mora dell’Hotel Vinnci di Tenerife ha lasciato il segno, grazie alla qualità dei prodotti, alla cura dei dettagli e all’originalità della presentazione.

La degustazione, preceduta da antipasti di zampa di maiale arrostita e patate antiche “rugose” con salse mojos, si è articolata in quattro tapas:
- Biscotto ai formaggi Monte de Oca
- Arrosto di polpo, patata dolce e avocado
- Costine con patate antiche delle Canarie e mini pannocchie di granoturco
- Frutti dell’isola, gofio e mentastro verde
Una sorpresa dietro l’altra, a cominciare dalle patate “rugose” dall’aspetto poco invitante ma deliziose (nel lungo viaggio dalle Americhe, prima di raggiungere l’Europa continentale, le patate approdarono alle isole atlantiche e qui trovarono un habitat perfetto), fino alle banane di Guía de Isora, nella parte occidentale dell’isola, passando per i gustosi formaggi.
Cultura a tavola
Non sono segrete le ragioni delle peculiarità della cucina delle Isole Canarie: l’origine vulcanica delle isole, la loro posizione nell’Oceano Atlantico a poca distanza dal continente africano che ne ha sempre fatto un trafficatissimo crocevia di popoli, una temperatura media annuale di 23° C, oltre 800 specie endemiche di flora e fauna…

La Spagna ha ottime carte per giocare da protagonista la partita al tavolo del turismo gastronomico. E i dati sono molto positivi. Sono in aumento i turisti che scelgono il paese iberico anche per gustare le sue proposte culinarie e le tapas sono il biglietto da visita di una cucina che si declina in infinite varietà locali. Un’offerta gastronomica di qualità è anche un salutare antidoto contro il turismo di massa “mordi e fuggi”. I danni della “Barcellonizzazione” sono ormai evidenti in gran parte del globo (basti vedere quello che succede a Venezia, per non uscire da casa nostra…), ma un turismo consapevole e rispettoso è possibile. E può iniziare dalla tavola.
La compagnia aerea spagnola Air Europa propone collegamenti giornalieri con l’isola di Tenerife (via Madrid) dagli aeroporti di Milano Malpensa, Roma Fiumicino e Venezia.
Saul Stucchi
Informazioni:
Ente Spagnolo del Turismo
https://www.spain.info/it/
Promozione turistica di Tenerife
https://www.webtenerife.it/