Prosegue il viaggio nella “Guerra giudaica” di Flavio Giuseppe. In questa seconda parte ricapitoliamo, tweet per tweet, gli avvenimenti che vanno dalle provocazioni del procuratore della Giudea Gessio Floro all’inizio delle operazioni di assedio a Gerusalemme da parte delle legioni comandate da Tito, figlio del nuovo imperatore Vespasiano.
Ricordiamo che il testo di riferimento è l’edizione della Fondazione Lorenzo Valla (Mondadori) a cura di Giovanni Vitucci, pubblicata in due volumi nel 1974.
Lo scoppio della guerra
- p. 31: provocazioni di Floro per scatenare la guerra. Arriva Cestio per verificare la situazione e Agrippa torna da Alessandria
- p. 32: lungo discorso del re Agrippa per convincere dell’insensatezza della guerra contro i Romani. Panoramica sull’impero
- p. 33: i rivoluzionari occupano Masada mentre Eleazar fa interrompere il sacrificio per l’imperatore nel Tempio di Gerusalemme
- p. 34: emergono le figure di Menahem figlio di Giuda e di Eleazar figlio di Giairo. I Cesareesi uccidono i giudei in città
- p. 35: strage di giudei in tutte le città della regione. Giuseppe descrive in particolare i fatti di Scitopoli e Alessandria
- p. 36: Cestio avrebbe la possibilità di porre subito fine alla guerra con un assalto a Gerusalemme, ma decide di ritirarsi
- p. 37: disfatta dell’esercito di Cestio. Presentazione dei capi della resistenza, tra cui Giuseppe che fortifica la Galilea
- p. 38: Giovanni di Giscala fa affari con l’olio e discredita Giuseppe, accusandolo di tradimento. Stessa accusa a Tarichee
- p. 39: vari stratagemmi di Giuseppe per salvarsi la vita. Gerusalemme si prepara alla guerra, mentre Nerone invia Vespasiano
- p. 40: doppia disfatta dei Giudei ad Ascalona. Dettagliata descrizione della Galilea, densamente abitata perché terra fertile
- p. 41: digressione sull’organizzazione dell’esercito romano che si addestra come se combattesse e combatte come si addestrasse
Giuseppe a Jotapata
- p. 42: Giuseppe si rifugia a Tiberiade e poi passa a Jotapata. Vespasiano lieto che il capo dei nemici sia finito in trappola
- p. 43: Vespasiano assedia Jotapata. Stratagemmi di Giuseppe per resistere. Quando vuole andarsene, viene costretto a rimanere
- p. 44: Vespasiano è ferito leggermente. Assalto a Jotapata. Nella descrizione Giuseppe insiste su suoni e immagini di morte
- p. 45: massacro dei combattenti di Iafa e di quelli sul monte Garizim. Un disertore informa Vespasiano dello stato di Jotapata
- p. 46: Giuseppe si nasconde in una grotta con circa 40 superstiti. Elaborata orazione contro la volontà di morte degli altri
- p. 47: in qualche modo Giuseppe sfugge alla roulette russa nella grotta e si consegna a Vespasiano, predicendogli l’impero
- p. 48: “adlocutio” di Tito all’esercito nella piana di Tarichee: i nemici sono più numerosi ma peggio armati e non addestrati
- p. 49: nella battaglia navale sul lago di Tiberiade i Romani su zattere s’impongono sui Giudei su barconi e ne fanno strage
- p. 50: il libro IV si apre con l’assedio di Gamala da parte di Vespasiano. All’inizio i Romani hanno la peggio per sventatezza
- p. 51: i Romani conquistano Gamala massacrandone la popolazione. Poi puntano su Giscala dove si è rifugiato il ribelle Giovanni
I ribelli si concentrano a Gerusalemme
- p. 52: Giovanni fugge da Giscala a Gerusalemme con molti dei suoi. Nella città si concentrano anche altri briganti del contado
- p. 53: gli Zeloti occupano il Tempio e s’impadroniscono della carica del sommo sacerdozio. Orazione di Anano contro di loro
- p. 54: Giovanni di Giscala si allea con gli Zeloti e chiama a sostegno gli Idumei. A loro si rivolge il sommo sacerdote Gesù
- p. 55: in una notte da tregenda gli Idumei vengono fatti entrare in Gerusalemme dagli Zeloti a cui si uniscono contro il popolo
- p. 56: l’uccisione di Anano segna l’inizio della fine di Gerusalemme. Processo farsa contro Zaccaria. Gli Idumei se ne vanno
- p. 57: Vespasiano attende i frutti della guerra civile a Gerusalemme dove Giovanni tiranneggia e gli Zeloti seminano il terrore
- p. 58: i nobili di Gadara consegnano la città a Vespasiano, mentre quelli della Gallia si sollevano con Vindice contro Nerone
- p. 59: la morte di Nerone innesca la guerra civile. Tito interrompe il viaggio verso Roma. Simone ben Giora attacca gli Zeloti
- p. 60: in una sortita gli Zeloti rapiscono la moglie di Simone ben Giora che s’infuria tanto da ottenerne la liberazione
- p. 61: alla notizia dell’acclamazione di Vitellio le legioni d’Oriente si sollevano e proclamano imperatore Vespasiano
- p. 62: Vitellio viene scannato per le vie di Roma. Il libro IV si chiude sulle tappe forzate di Tito per arrivare a Cesarea
- p. 63: il libro V si apre sulla divisione della rivolta a Gerusalemme in tre fazioni, guidate da Giovanni, Simone ed Eleazar
- p. 64: i Romani si accampano davanti a Gerusalemme. “Aristeia” (impresa eroica) di Tito che salva due volte la X legione
- p. 65: Giovanni approfitta della festa degli Azimi per attaccare proditoriamente gli Zeloti. Liquidati questi restano 2 fazioni
A cura di Saul Stucchi
Didascalie:
- Resti della cittadella di Jotapata (Yodefat)
Fotografia presa da Wikipedia - Modellino di Gerusalemme
Fotografia presa da Wikipedia