Ultimissimi giorni per ammirare oltre 150 opere appartenenti alla collezione di Jean Bonna, esposte alla Fondation de l’Hermitage di Losanna (in Svizzera) fino al prossimo 25 maggio, nella mostra intitolata Da Raffaello a Gauguin. Il disegno non è stata la prima passione di Bonna che al contrario ci è arrivato per gradi. Da bibliofilo si è appassionato prima alle miniature e da quelle alle stampe, per arrivare infine al disegno. Oggi la sua collezione raccoglie tesori invidiati dai curatori dei musei più prestigiosi. Nella prima edizione delle sue Vite (1550) il Vasari sottolineava il ruolo fondamentale del disegno, padre di tutte le arti. Si assistette poi a un’evoluzione che da una concezione solo teorica del disegno condusse all’apprezzamento del valore in sé del disegno stesso: dalla fine del XVI secolo i fogli preparatorii lasciarono le botteghe degli artisti per essere collezionate dagli amatori.
Il percorso espositivo prende avvio dalle scuole italiane. Sono esposti qui disegni di Canaletto (come quello che raffigura il mausoleo di Diocleziano a Spalato, dove peraltro l’artista non è mai stato…), Perugino e Raffaello, solo per citare alcuni dei nomi più celebri. Al primo piano ecco i Francesi, con gli Studi botanici di Jacques Le Moyne de Morgues, il Ritratto di Francesco II di François Clouet, Claude Lorrain e Fragonard. Ma c’è posto anche per il Ghiro attribuito a Giovanni da Udine che lavorò nei cantieri romani dei pontefici Giulio II e Leone X (tra il 1508 e il 1520), per il Ritratto del sultano Selim II in piedi davanti a un drago di Jacopo Ligozzi e per la Vista del foro romano dai giardini Farnese (circa 1818) di William Turner: che gioielli!
Al secondo piano il percorso si sofferma prima sull’aspetto tecnico del disegno, con una teca che contiene gli strumenti del disegnatore (pastelli, matite, tempere, penne, sanguigna…) e un glossario delle principali tecniche (acquerello, pastello, inchiostro…). Poi si accede alla sezione dedicata alle scuole del Nord, in cui dominano il Busto di anziano barbuto di Dürer, i Due angeli della cerchia di Dieric Bouts, due piccolissimi disegni dell’immenso Rembrandt e un’opera di Jan Brueghel il Vecchio.
A questo punto ci si immerge nel sottosuolo per completare il percorso con la sezione sul Romanticismo. Anche qui ci sono nomi di assoluto rilievo, da Goya a Renoir, Manet e Gauguin, passando per Gericault, Millet, Van Gogh e Cézanne, Degas e Seurat, Victor Hugo e Odilon Redon (un’esplosione di colori, la sua opera in mostra!). Una cavalcata lunga secoli ha trasformato tecniche e approcci, ma il disegno, in fondo, è rimasto fedele alla propria natura e i maestri dell’arte hanno sempre saputo rendergli onore. La mostra ne è una grande celebrazione.
Saul Stucchi
Didascalie:
Raffaello Sanzio, dit Raphaël
Etude d’un piquier et de deux cavaliers pour La conversion de saint Paul, 1515
sanguine sur traces de stylet, 318 x 246 mm
collection Jean Bonna
© photo Patrick Goetelen, Genève
Pierre-Auguste Renoir
Les baigneuses au crabe, 1897-1900
pastel, 450 x 610 mm
collection Jean Bonna
© photo Patrick Goetelen, Genève
Odilon Redon
La barque, vers 1900
pastel, 585 x 482 mm
collection Jean Bonna
© photo Patrick Goetelen, Genève
DA RAFFAELLO A GAUGUIN
Tesori della Collezione Jean Bonna
Fino al 25 maggio 2015
Orari: da martedì a domenica 10.00-18.00; giovedì fino alle 21.00; lunedì chiuso
Biglietti: intero 18 CHF; ridotto 15 CHF
Fondation de l’Hermitage
2, route du Signal
Losanna (CH)
Informazioni:
www.fondation-hermitage.ch
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Losanna
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Informazioni sulla Svizzera:
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